Ci sono stati anni, pochi per la verità, nei quali è parso che l’esperienza letteraria di Robert Musil potesse costituire una deflagrazione per il Lettore del Ventesimo Secolo, sospingerlo fanaticamente verso parametri di essenziale e assoluta primazia, alla stregua di traiettorie inattese e sorprendenti che il ‘900 stava già incidendo nell’effigie di scrittori come Proust, Kafka o Joyce, concentrando in particolare nel romanzo maggiore, nelle Tre Sezioni de L’Uomo senza qualità…
Ferruccio Masini
Perché non possiamo dirci artisti
Alessandro Serra, Anton Čechov, Bruno Schulz, Carmelo Bene, Ernst Jünger, Ferruccio Masini, Friedrich Nietzsche, Giacomo Debenedetti, Giuliano Baioni, Glenn Gould, Jean-Luc Godard, Luca Crescenzi, Ludwig van Beethoven, Luigi Nono, Luigi Pareyson, Luigi Pirandello, Martin Heidegger, Renata Colorni, Roberto De Monticelli, Roland Barthes, Samuel Beckett, Theodor W. Adorno, Thomas Mann
Se ponessimo accanto alla parola filosofia la parola teatro, il finale heideggeriano apparirebbe così: «La filosofia (il teatro) si mette in moto soltanto attraverso un particolare salto della propria esistenza dentro le possibilità fondamentali dell’esserci nella sua totalità; quindi il lasciarsi andare al niente, cioè il liberarsi dagli idoli che ciascuno ha e con i quali è solito evadere…