Cinema

Cinema, che fare? Estate 2024

29 giugno. Strategia o utopia? Immagine “assoluta” o infinito Intrattenimento? Perdita dell’Aura, eterna ripetizione, il regista-régisseur (o metteur en scène): né salvo, né redento (in attesa degli stati generali della Cultura). Scrive Marcos Uzal, rèdacteur en chef dei Cahiers du cinéma: «L’histoire de l’art se dissout lorsque l’art perd sa valeur dans la société, l’histoire…

Jean-Luc Godard: «Jean-Marie Le Pen chiese la mia espulsione dal territorio francese»

Inedito in lingua italiana, l’Alfabeto-Atlante composto nell’anno ’87 per Le Nouvel Observateur riproduce sostanzialmente il quadrante di riflessioni percezioni sensazioni che Godard si trovò a fronteggiare durante il soggiorno americano dell’anno prima, quando su invito del produttore Tom Luddy e di Gilles Jacob, direttore del Festival di Cannes, accetta di incontrare l’attore-regista Woody Allen nella…

Io ricordo con rabbia: Valerio Zurlini e l’intervista del 1981

  Nel calendario dell’anno 2016, il nome di Valerio Zurlini spicca per l’incrocio di possibili anniversari: 90 anni dalla nascita, 40 anni dall’uscita del film-testamento, Il deserto dei tartari, 50 anni dalla stesura della pre-sceneggiatura – tuttora inedita – de Il giardino dei Finzi Contini, progetto poi abbandonato ma ripreso quattro anni più tardi, com’è…

Noi vorremmo che tu, Jacques Rivette, ci spiegassi che cos’è il cinema

I “perché”, Jacques Rivette li cercava a conclusione dell’avvenuta “scommessa”: durante il montaggio, alla fine delle riprese, quando misteriosamente scopriva che cosa il film avrebbe potuto essere, rivelando itinerari mai pensati in precedenza, combinando soluzioni che nessuna sceneggiatura avrebbe previsto, dal momento che c’è un solo “tempo”, un’unica condizione temporale dentro cui la vita del cineasta si mostra, si esaurisce, si risolve, ed è il tempo del tournage, della pratica, a volta crudele e spietata, del Set…

Nanni Moretti e l’età della Krisis

Nella materia originaria del suo cinema si è innestato qualcosa di straniante e di non ancora determinabile, come se l’atto di volontà con cui egli era solito definire e puntellare la realtà – da vero eroe e martire del gesto iconoclasta – si fosse rovesciato in un’azione di resa, controllo, protezione dal caos…

Nessuna consolazione per Marco Bellocchio

Gli Attori devono ogni volta sottoporsi a prove durissime per congiungersi al principio-responsabilità di fare cinema, quindi accedere nello spazio della Rappresentazione. Devono “cercare” e “trovare” una dimensione di azione e di ascolto nel medesimo tempo: Bellocchio pretende che nell’azione ci sia l’orecchio teso al mondo circostante, alle piccole cose che avvengono incessantemente e che, pur restando invisibili, “accompagnano” il gesto attoriale…

Joseph Losey e Franco Solinas: Mr. Klein

La vita “vera” la possiede chi, seppur nell’ombra, si fa soggetto di Storia e non chi ne vive i “riflessi”, non chi di quella Storia è soltanto un pallido relitto, segregato tra le mura di casa, inebriato dalla penombra dei dipinti della propria collezione, tenutario di feticci e fantasmi del tempo che non muta…

Jean-Luc Godard: che cos’è la regia cinematografica (1969)

Noi non sappiamo cosa sia un film: abbiamo imparato ciò che è un film da Hollywood, dagli americani: sono loro che hanno inventato l’immagine. Ma a me interessa andare oltre: penso che dobbiamo capire bene cosa sia un’immagine, ciò che chiamiamo “immagine”, soprattutto dopo lo sviluppo imponente che le immagini hanno avuto in televisione o sui giornali. Si fabbricano immagini mediocri, penose, da persone in maggior parte mediocri e penose, che possono anche dirsi rivoluzionari ma non sanno bene cosa fare…