Cahiers du cinéma
Noi vorremmo che tu, Jacques Rivette, ci spiegassi che cos’è il cinema
I “perché”, Jacques Rivette li cercava a conclusione dell’avvenuta “scommessa”: durante il montaggio, alla fine delle riprese, quando misteriosamente scopriva che cosa il film avrebbe potuto essere, rivelando itinerari mai pensati in precedenza, combinando soluzioni che nessuna sceneggiatura avrebbe previsto, dal momento che c’è un solo “tempo”, un’unica condizione temporale dentro cui la vita del cineasta si mostra, si esaurisce, si risolve, ed è il tempo del tournage, della pratica, a volta crudele e spietata, del Set…
Vedi alla voce François Truffaut
«Eravamo tutti seduti in prima fila e François aveva un colorito tutt’altro che rassicurante. Era magrissimo, poteva avere sedici o diciassette anni, era sempre in bolletta, senza un soldo, te ne accorgevi se sbirciavi come vestiva, con i pantaloni tenuti stretti alla vita da uno spago o una catena. Si mangiava nervosamente le unghie, tutti i momenti, e fumava in continuazione. L’unica cosa di cui faceva mostra con gli altri era parlare di cinema e dei film che vedevamo. Lo faceva mentre tornavamo a casa, a tarda sera, attraversando quasi tutta Parigi…