Jean-Luc Godard

Perché non possiamo dirci artisti

Se ponessimo accanto alla parola filosofia la parola teatro, il finale heideggeriano apparirebbe così: «La filosofia (il teatro) si mette in moto soltanto attraverso un particolare salto della propria esistenza dentro le possibilità fondamentali dell’esserci nella sua totalità; quindi il lasciarsi andare al niente, cioè il liberarsi dagli idoli che ciascuno ha e con i quali è solito evadere…

Godard, il cinema, la Sardegna… e noi

DOPO L’ARTICOLO IL PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE “Odissea di un’utopia”.  Era il sottotitolo che avevo scelto – inizialmente, sommessamente – per presentare un Progetto che riguardasse gli 80 anni di JLG. Mi ero presto convinto che il “sottotitolo” valesse più del titolo, del “titolone” vero e proprio, sul quale avevo lasciato prevalere la soluzione più semplice…

Nel nome e nel segno di Godard

Ho atteso con desiderio impaziente – in questi primi sei mesi che corrono verso l’ottantesimo genetlìaco di Jean-Luc Godard (3 dicembre) – che si compisse l’ordinario/necessario miracolo di costituire un movimento di opinione, tra gli addetti ai lavori come tra i fruitori di una certa area culturale, avente come unico scopo di convocare a una…

En attendant Godard

DOPO L’ARTICOLO IL VIDEO: “Godard: due o tre cose che (non) sappiamo di lui” La Sardegna celebra Jean-Luc Godard: a contrasto con la “rimozione di massa” sottolineata da Carlo Rafele proprio su Cinemecum, per l’ottantesimo compleanno di uno dei creatori della Nouvelle Vague a Settimo San Pietro, in un luogo che riunisce simbolicamente il passato…

Jean-Luc Godard: «Jean-Marie Le Pen chiese la mia espulsione dal territorio francese»

Inedito in lingua italiana, l’Alfabeto-Atlante composto nell’anno ’87 per Le Nouvel Observateur riproduce sostanzialmente il quadrante di riflessioni percezioni sensazioni che Godard si trovò a fronteggiare durante il soggiorno americano dell’anno prima, quando su invito del produttore Tom Luddy e di Gilles Jacob, direttore del Festival di Cannes, accetta di incontrare l’attore-regista Woody Allen nella…

Noi vorremmo che tu, Jacques Rivette, ci spiegassi che cos’è il cinema

I “perché”, Jacques Rivette li cercava a conclusione dell’avvenuta “scommessa”: durante il montaggio, alla fine delle riprese, quando misteriosamente scopriva che cosa il film avrebbe potuto essere, rivelando itinerari mai pensati in precedenza, combinando soluzioni che nessuna sceneggiatura avrebbe previsto, dal momento che c’è un solo “tempo”, un’unica condizione temporale dentro cui la vita del cineasta si mostra, si esaurisce, si risolve, ed è il tempo del tournage, della pratica, a volta crudele e spietata, del Set…

Jean-Luc Godard: che cos’è la regia cinematografica (1969)

Noi non sappiamo cosa sia un film: abbiamo imparato ciò che è un film da Hollywood, dagli americani: sono loro che hanno inventato l’immagine. Ma a me interessa andare oltre: penso che dobbiamo capire bene cosa sia un’immagine, ciò che chiamiamo “immagine”, soprattutto dopo lo sviluppo imponente che le immagini hanno avuto in televisione o sui giornali. Si fabbricano immagini mediocri, penose, da persone in maggior parte mediocri e penose, che possono anche dirsi rivoluzionari ma non sanno bene cosa fare…

Il senso di Bernardo Bertolucci per il cinema

La filosofia di Georges Bataille, nel tentativo di tenere insieme Nietzsche, Freud e Marx, scopre e sviluppa una poetica intellettuale radicata nella divinità di Eros, che vuole strappare le cose alla “povertà” e frammentarietà del mondo reale e confinarle nella zona esclusiva dell’estasi, che diventa così perdita, spesa improduttiva, dépense, smantellamento del Sé, a cominciare dal proprio Nome.
Jeanne: Non so come chiamarti. Vuoi sapere il mio Nome?
Paul : No, no, stai zitta, non dire niente: io non voglio sapere come ti chiami. Tu non hai nome e io nemmeno: nessun nome. Qua dentro non ci sono nomi, non esistono nomi, capito?