«Questo vedo io dalla mia colonna. E in questa condizione l’Homo Dei deve avere con se stesso un rapporto fine, galante e affabilmente ossequioso… poiché soltanto l’uomo è signorile e nobile, non le antitesi. L’uomo è il signore delle antitesi, esse esistono per mezzo suo, e dunque è più nobile, è più signorile di loro. Più signorile e più nobile della morte, troppo signorile, troppo nobile per essa: questa è la libertà della sua intelligenza. Più signorile, più nobile della vita, troppo signorile, troppo nobile per essa: questa è la pietà del suo cuore».
(Luglio 2022)