Cahiers du cinéma

Godard, il cinema, la Sardegna… e noi

DOPO L’ARTICOLO IL PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE “Odissea di un’utopia”.  Era il sottotitolo che avevo scelto – inizialmente, sommessamente – per presentare un Progetto che riguardasse gli 80 anni di JLG. Mi ero presto convinto che il “sottotitolo” valesse più del titolo, del “titolone” vero e proprio, sul quale avevo lasciato prevalere la soluzione più semplice…

Nel nome e nel segno di Godard

Ho atteso con desiderio impaziente – in questi primi sei mesi che corrono verso l’ottantesimo genetlìaco di Jean-Luc Godard (3 dicembre) – che si compisse l’ordinario/necessario miracolo di costituire un movimento di opinione, tra gli addetti ai lavori come tra i fruitori di una certa area culturale, avente come unico scopo di convocare a una…

Jean-Luc Godard: «Jean-Marie Le Pen chiese la mia espulsione dal territorio francese»

Inedito in lingua italiana, l’Alfabeto-Atlante composto nell’anno ’87 per Le Nouvel Observateur riproduce sostanzialmente il quadrante di riflessioni percezioni sensazioni che Godard si trovò a fronteggiare durante il soggiorno americano dell’anno prima, quando su invito del produttore Tom Luddy e di Gilles Jacob, direttore del Festival di Cannes, accetta di incontrare l’attore-regista Woody Allen nella…

Noi vorremmo che tu, Jacques Rivette, ci spiegassi che cos’è il cinema

I “perché”, Jacques Rivette li cercava a conclusione dell’avvenuta “scommessa”: durante il montaggio, alla fine delle riprese, quando misteriosamente scopriva che cosa il film avrebbe potuto essere, rivelando itinerari mai pensati in precedenza, combinando soluzioni che nessuna sceneggiatura avrebbe previsto, dal momento che c’è un solo “tempo”, un’unica condizione temporale dentro cui la vita del cineasta si mostra, si esaurisce, si risolve, ed è il tempo del tournage, della pratica, a volta crudele e spietata, del Set…

Jean-Luc Godard: che cos’è la regia cinematografica (1969)

Noi non sappiamo cosa sia un film: abbiamo imparato ciò che è un film da Hollywood, dagli americani: sono loro che hanno inventato l’immagine. Ma a me interessa andare oltre: penso che dobbiamo capire bene cosa sia un’immagine, ciò che chiamiamo “immagine”, soprattutto dopo lo sviluppo imponente che le immagini hanno avuto in televisione o sui giornali. Si fabbricano immagini mediocri, penose, da persone in maggior parte mediocri e penose, che possono anche dirsi rivoluzionari ma non sanno bene cosa fare…

Metafisica della giovinezza: vedi alla voce François Truffaut

«Eravamo tutti seduti in prima fila e François aveva un colorito tutt’altro che rassicurante. Era magrissimo, poteva avere sedici o diciassette anni, era sempre in bolletta, senza un soldo, te ne accorgevi se sbirciavi come vestiva, con i pantaloni tenuti stretti alla vita da uno spago o una catena. Si mangiava nervosamente le unghie, tutti i momenti, e fumava in continuazione. L’unica cosa di cui faceva mostra con gli altri era parlare di cinema e dei film che vedevamo. Lo faceva mentre tornavamo a casa, a tarda sera, attraversando quasi tutta Parigi…